Il mondo esterno - Maurizio Ferraris

Il mondo esterno

Maurizio Ferraris

Bompiani

Milano 2001

8845249255

II Edizione con nuova postfazione in “Studi Bompiani” – Marzo 2013 – ISBN: 978-88-452-4925-9

La mattina del 28 settembre 1999 ero a Città del Messico, e avevo da poco incominciato a scrivere questo libro; a un certo punto, il mondo esterno ha battuto un colpo: la stanza ha incominciato a tremare. Non sapevo granché di come si presentino i terremoti, non mi aspettavo alcunché di simile, e invece le cose sono andate come sono andate per me e per altri 25 milioni di persone intorno a me, e il mondo era un mondo incontrato, imprevisto, discordante, eppure non allucinatorio, anzi, reale se mai qualcosa lo è stato.
Non è del resto questione di aspettarsi terremoti o catastrofi. Prendiamo la cosiddetta “illusione” di Müller-Lyer. Abbiamo un bel sapere e pensare che i segmenti sono uguali; resta che continuiamo a vederli diversi, proprio come continuiamo a vedere la Terra piatta, con tutto che sappiamo che è rotonda.
Con questo libro vorrei sfatare, con tabelle, figure e argomenti, la diffusa superstizione circa l’onnipresenza degli schemi concettuali e del mondo interno ad essi, prima mostrando che cosa non funziona nella Critica della ragion pura; poi chiarendo che cos’è il mondo esterno, quel mondo che presupponiamo a tutte le nostre azioni, su cui ci giochiamo tutto (a cominciare dalla nostra felicità), e che neghiamo poi tranquillamente quando sosteniamo che non esistono fatti ma solo interpretazioni.

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“Qualche settimana fa, per esempio, le pagine de Il Sole 24 ore riportavano la notizia dei cospicui finanziamenti assegnati al filosofo inglese Barry Smith, professore nell’università americana di Buffalo (NY), per realizzare un “centro di ontologia applicata” presso l’università tedesca di Lipsia. Potrebbe sembrare la solita nota in margine a quanto succede altrove. In realtà l’articolo recava la firma di Maurizio Ferraris, filosofo italiano a sua volta impegnato nella costituzione di un ambizioso centro interateneo di ontologia teorica e applicata presso l’università di Torino. E al di là dell’aspetto di cronaca (il premio di Smith ammonta a due milioni di dollari, una cifra da capogiro in confronto agli spiccioli che il Belpaese dedica alla ricerca scientifica, per non parlare della ricerca filosofica), il confronto tra il progetto di Ferraris e quello di Smith è un confronto tra pari: un confronto costruttivo, in cui si guarda a un settore ben preciso della filosofia (l’ontologia, in questo caso) con gli occhi di chi sa intravedere nuovi e promettenti percorsi di ricerca. “Vorrei sfatare—scrive Ferraris nel suo ultimo libro, Il mondo esterno—la diffusa superstizione circa l’onnipresenza degli schemi concettuali e del mondo interno ad essi, prima mostrando che cosa non funziona nella Critica della ragion pura e poi chiarendo che cos’è il mondo esterno, quel mondo che presupponiamo a tutte le nostre azioni, su cui giochiamo tutto (a cominciare dalla felicità), e che neghiamo poi tranquillamente quando sosteniamo che non esistono fatti ma solo interpretazioni”. Come si vede, c’è sempre un irresistibile desiderio di fare i conti con qualche fantasma del passato (Kant), ma non c’è dubbio che il progetto di Ferraris è un progetto autenticamente e ambiziosamente filosofico, proprio come lo è il progetto di Smith quando questi rivendica la centralità dell’analisi ontologica anche in quei settori in cui la comunicazione e l’interpretazione sembrerebbero farla da padrone, come l’informatica o l’intelligenza artificiale. Sono proprio progetti di questo calibro che mancavano alla filosofia italiana. Ed è significativo che sullo sfondo del progetto torinese, accanto alle idee del Ferraris, vi siano le idee, le critiche, e l’entusiasmo dei giovani collaboratori del centro.” Achille Varzi, Le Magazine Littéraire, marzo 2002

Indice

INTRODUZIONE. ONTOLOGIA ED ECOLOGIA, p. 15

IL PROBLEMA NON È L’ORNITORINCO. È KANT.
Naturalizzazione della fisica, p. 27. Analitica e ontologia – Dalla logica alla fisica – Profitti e perdite – 1. Fisica e metafisica – 2. Analitica e dialettica – 3. Empirico e trascendentale – 4. Il concettuale senza confini

Estetica, p. 33. Matematica ed ecologia – Spazio, p. 34 – 1. Euclideo e non euclideo – (a) Opposti incongruenti – (b) Geometria sciatta – 2. Aereo e terrestre – 3. Aperto e chiuso – 4. Altri animali – (a) Mosche, rane, gatti – (b) Uomini e donne – 5. Distale e prossimale – 6. Mentale e reale – 7. La Terra – Tempo, p. 39 – 1Anima – 2Terra, mare, cielo – (a) Apriorità – (b) Trascendentalità – Fenomeni, p. 42 – 1. La coscienza – 2– 3Sensazione e percezione – 4.  – 5. La rosa in sé – 6. e Saturno – 7. Errore dello stimolo – 8. I privilegi della logica – (a) genetica e logica – (b) genetica ed estetica

Logica, p. 50. Deduzione – La sensazione come input – L’ipotesi del caos – I. Il flusso e la regolarità – 2. Vortici – 3. Il mondo stabile – L’ipotesi dell’ordine – l. Sinossi del senso – 2. Cinabro – 3. Immaginazione – 4. Associazione di idee –Schematismo, p. 57 – Come funziona lo schema – 1. Il numero – (a) Le operazioni – (b) L’operatore – 2. La linea – (a) La spazializzazione – L’oggetto – (c) Il pensiero – (d) La coscienza – (e) La geometria – Perché non funziona – 1. Come si piega la linea? – 2. La Francia è davvero viola? – 3. Lo schema del cane – (a) e il circolo – (b)L’immagine e lo schema – (c) Il quadrupede in generale – 4. Figure e riconoscimenti reali – 5. Sensibili insensibili –Princìpi, p. 69 – 1. del pensiero empirico in generale – 2. Assiomi dell’intuizione – 3. Anticipazioni della percezione – 4. Analogie dell’esperienza – Sostanza – 1. Caratteri fisici – (a) Permanenza nel tempo – (b) Che cosa significa “permanere”? – (c) Per quanto tempo? – 2. Caratteri ecologici – (a) Sostanze o oggetti? – (b) Durata nel tempo o durezza degli oggetti? – (c) Eventi – (d) Accidenti o qualità? – Causa – 1. Causalità percepita e causalitàpensata – (a) Lo sciacquone di Metzger – (b) La plafoniera di Hemingway – (c) Uno sconosciuto in Irpinia – 2. Causalità epistemiche e causalità fenomeniche – Azione reciproca

Addio al trascendentale, p. 83. 1. Giudizio riflettente – 2. Schematizzare senza concetto – 3. Contenuti non concettuali – 4. Ontologia senza trascendentale

CHE COSA SI PROVA A ESSERE UNA CIABATTA.
Epistemologia/ontologia, p. 89. Distinzioni essenziali – L’Argomento della Ciabatta, p. 90 – 1. Uomini – 2. Cani – 3. Vermi – 4. Edera – 5. Ciabatta – Vincoli ontologici, p. 91 – 1. Soggetti e oggetti – 2. La fallacia  – (a) Afferrare – (b) Evitare – 3. Le cose e le loro descrizioni – (a) Descrizioni – Rendimenti percettivi – 4. – Inemendabilità, p. 97 – 1. L’incontrato – 2. ‘inemendabile – (a) Perché non si può – (b) Perché non si deve – (c) Perché non necessariamente si deve – 3. L’esperienza insegna? – (a) La ripetizione – (b) L’innovazne – 4. Emendare l’intelletto e acuire i sensi

Prima distinzione: scienza/esperienza, p. 107. Deflazione  – Schemi, p. 109 – Teorie esplicite e istruzioni inconsce – 1. Il filtro culturale – 2. Il filtro naturale – Interpretazioni – 1. Infinità delle interpretazioni? – (a) Fatti veri – (b) Fatti falsi – (c) e cose da non credere – (d) Strano ma vero – (e) Fatti ili – (f) Relazioni logiche inconsistenti – 2. Calmierare le interpretazioni – (a) Fatti – (b) Interpretazioni – (c) – Intuizioni e concetti – 1. Le intuizioni senza concetto sono cieche? – (a) Senso letterale – (b) Senso allegorico – (c) Senso morale – (d) Senso anagogico – 2. Controesempi – (a) Con i concetti non si vede – (b) Si può vedere, ma senza concetti – 3. Riconoscere oggetti – 4. Le intuizioni senza concetto sono nude – Esperienza pregressa – 1.  Non è un meccanismo universale      – 2. Non risulta efficiente a livello ontologico – 3.come dovrebbe – Concetti, p. 134 – Concettuale e non concettuale – 1. Chiarezza e distinzione – 2. Attività e passività – 3. Giudizio – 4. Astratto e concreto – (a) Categorizzare – Nominare – (c) Idee – (d) Attuale  – 5. Forma e materia – 6. Concetto e scienza – Scienza, p. 143 – Logos – 1. Linguaggio – 2. Matematica – (a) Osservato e misurato – Costruire e ridescrivere – (c) Ubiquità limitata -Storia – Libertà – Infinito – 1.e interosservazione – 2. Infinità – 3. Incompletezza – 4. Apertura  – Esperienza, p. 57 – Ecologia e mesoscopia – 1. Strumenti – 2. Oggetti – 3. Il mondo

Seconda distinzione: verità/realtà, p. 163. Empirismo –  – Filosofia del linguaggío ordinario – 1. Revisione locale e revisione globale – 2. Le streghe possono tornare – 3. Verità processuale – 4. Nervoso, paturnie e scuse – 5. “Mi fa male qui” – Realismo ingenuo

Terza distinzione: mondo interno/mondo esterno, p. 176. Autonomie e antinomie – 1. dell’estetica rispetto alla logica – 2. L’antinomia dell’estetica rispetto alla logica – 3. L’autonomía del mondo rispetto agli schemi concettuali e percettivi       – Autonomia dell’estetica rispetto alla logica, p. 178 – Critica del trascendentale – 1.  – (a)  – (b) La legge – (c) L’oggettività – 2. La fallacia – (a) È così ma può anche essere altrimenti – (b) È così e non altrimenti, ma non perché deve essere così – (c) È così e deve essere così – 3. Il collasso dell’estetica rispetto alla logica. Illusioni, p. 184 – 1.  – 2. ‘Illusioni’ ecologiche            – 3. Illusioni vere  – L’occhio ragiona a modo suo – 1. Vedere come – (a) Vedere l’invisibile – (b) Vedere e inferire – (c) Vedere e misurare – (d) Vedere e visualizzare – 2. Vedere e basta –Autonomia del mondo rispetto agli schemi concettuali e percettivi, p. 193 – Causa e struttura – 1. Materia – 2. Forma –  – 1. Come lo sai? – 2. L’uso delle agende – “Interno alla nostra testa”/ “esterno alla nostra testa” – “Interno ai nostri “esterno ainostri schemi” – 1.  – 2.non percettivi – (a) Proposizioni logiche e grammaticali – (b) Nomi propri – (c) Istituzioni –        (d) Unità di misura – (e) Opere letterarie – (f) Regole dei giochi – (g) Concetti Veri e Completi – 3. Oggetti della ricerca scientifica in corso

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