
Goodbye Kant!
Cosa resta oggi della Critica della ragion pura
Bompiani
Milano 2006
8845232808
Tra le molte città che hanno cambiato nome dopo la seconda Guerra Mondiale c’è anche Königsberg, dove è nato e vissuto Kant. Allora era tedesca, oggi è russa e si chiama Kaliningrad. Gli abitanti si fanno fotografare davanti al monumento di Kant il giorno delle nozze, e questo in pratica è quasi tutto quello che resta. E in teoria? Resta una rivoluzione che ha condizionato tutta la filosofia moderna. L’ingenuo guarda il Sole che tramonta e conclude che gira intorno alla Terra; l’esperto sa che è la Terra a girare intorno al Sole; questa è la rivoluzione di Copernico. L’ingenuo guarda il mondo e crede di vedere le cose come sono in sé stesse; l’esperto (il filosofo trascendentale) sa che sta vedendo le cose come appaiono a noi: è la rivoluzione di Kant. Duecento anni esatti dopo la sua morte, questo libro ne espone la rivoluzione filosofica con la stessa ironia affettuosa riservata alla rivoluzione sovietica in Goodbye Lenin! Non si tratta di distruggere un monumento, ma di decostruirlo, cioè – in parole povere – di togliergli un po’ di ruggine, rendendo comprensibile cosa pensava e dove sbagliava, per restituirle all’attualità un classico della filosofia che il tempo e il successo hanno finito per imbalsamare.
Il volumetto di Ferraris Goodbye Kant, che ha finora goduto di un successo editoriale straordinario arrivando in poco più di un anno alla quinta ristampa, è una disamina spietata e sferzante dei limiti e delle incomprensioni di cui sarebbe responsabile Kant nella sua filosofia teoretica.
In questo testo abbiamo quattro discussioni critiche dell’interpretazione ferrarisiana di Kant da parte di studiosi (Ferrarin, La Rocca, Parrini, Barale) che, pur non intendendo difendere un’ortodossia kantiana, non vogliono nemmeno accettare un’immagine del filosofo a loro parere riduttiva, unilaterale, o fuorviante.
Il volume contiene: prefazione di Alfredo Ferrarin; interventi di Alfredo Ferrarin (Goodbye is too good a word. Sulle difficoltà del congedo di Ferraris), Claudio La Rocca (Lontano da dove. Congedarsi da Kant?), Paolo Parrini (Quale congedo da Kant?), Massimo Barale (Rileggere Kant) e una replica di Ferraris (Kant fuori dagli schemi
Indice
Da Königsberg a Kaliningrad, p. 7
1. LA RIVOLUZIONE DI KANT. Perché fare la rivoluzione, p. 9 – I razionalisti e la Biblioteca di Babele, p. 11 – Gli empiristi e Funes, p. 15 – Rifondare la metafisica capovolgendo la prospettiva, p. 19
2. LE TESI FONDAMENTALI. Lo schema dell’opera, p. 25 – Metafisica dell’esperienza, p. 26 – Le cinque tesi ontologiche, p. 28 – Le due tesi gnoseologiche, p. 30 – Dove si trovano, p. 31
3. COSA EREDITA. Vino nuovo in botti vecchie, p. 33 – La metafisica di Kant, p. 33 – I modelli della Critica della ragion pura, p. 40 – La naturalizzazione della fisica, p. 44 – Conseguenze, p. 49
4. DOVE INNOVA. Gli ornitorinchi di Kant, p. 52 – Fenomeno e noumeno, p. 55 – Deduzione, schematismo, immaginazione, p. 55 – I 100 talleri, p. 56 – Giudizi sintetici apriori, p. 59 – Sono possibili giudizi sintetici apriori?, p. 60 – Dogmi dell’empirismo, dogmi del trascendentalismo, p. 62
5. LA FALLACIA TRASCENDENTALE. Una mezza catastrofe, p. 65 – La lettera rubata, p. 67 – Un mondo mente-dipendente, p. 68 – Una fallacia non inevitabile, p. 70
6. SCHEMI CONCETTUALI E FENOMENI. Occhiali troppo potenti, p. 73 – Tesi degli Schemi Concettuali, p. 74 – Le intuizioni senza concetto sono cieche?, p. 77 – I concetti senza intuizioni sono vuoti?, p. 83 – Tesi dei Fenomeni, p. 84
7. SPAZIO E TEMPO. Che cos’è l’Estetica trascendentale?, p. 88 – Spazio, p. 89 – Tempo, p. 92 – Il significato della matematizzazione, p. 94
8. IO, SOSTANZA, CAUSA. Io. Il mondo come rappresentazione, p. 95 – Sostanza, p. 102 – Causa, p. 104
9. LA LEICA DI KANT. Gli ingranaggi della logica, p. 107 – Primo pezzo. Giudizi e Categorie (Deduzione metafisica), p. 110 – Secondo pezzo. Deduzione trascendentale, p. 114 – Deduzione A: teoria della conoscenza, p. 115 – Deduzione B: psicologia trascendentale, p. 116 – Terzo pezzo. Schematismo, p. 117 – Come funziona uno schema. Le indicazioni di Kant, p. 118 – Come funziona uno schema. Un’ipotesi speculativa, p. 121 – La linea del tempo, p. 123 – Perché non funziona, p. 124 – Avrebbe mai potuto funzionare?, p. 125 – Quarto pezzo. Princìpi, p. 126 – Postilla sull’azione reciproca, p. 127
10. DAI FENOMENI AI CACCIAVITE. La deduzione come naturalizzazione, p. 128 – La Critica della ragion pratica, p. 129 – La Critica del Giudizio, p. 131
11. BILANCIO DELLA RIVOLUZIONE. Uno spettro si aggira per l’Europa, p. 136 – Matrix, p. 137 – Kant e Talleyrand, p. 142 – Un Irochese a Parigi, p. 144 – Da Kant a Kafka, p. 146
Prefazione, di Alfredo Ferrarin, p. 9
«GOODBYE IS TOO GOOD A WORD». SULLE DIFFICOLTÀ DEL CONGEDO DI FERRARIS, di Alfredo Ferrarin, p. 13
LONTANO DA DOVE. CONGEDARSI DA KANT?, di Claudio La Rocca, p. 37
QUALE CONGEDO DA KANT?, di Paolo Parrini, p. 69
RILEGGERE KANT, di Massimo Barale, p. 101
KANT FUORI DAGLI SCHEMI, di Maurizio Ferraris, p. 141
Traduzioni
- Goodbye, Kant! Qué queda hoy de la Critica de la razón pura, Spanish translation
- Goodbye, Kant! Ce qu’il reste aujourd’hui de la Critique de la raison pure, French translation
- Goodbye Kant! Šta ostaje danas od Kritikečistog uma, Serbian transl. by I. Kara- Pešić, Paideia, Beograd, 2011
- Goodbye Kant! What still stands of the Critique of Pure Reason, English translation by R. Davies
Rassegna stampa
(le occorrenze contrassegnate con “*” rimandano alla risorsa elettronica)
- (*) V. Costa, Il Manifesto, “Fare i conti con Kant ai confini del reale”, 5 novembre 2004
- D. Rosvaldi, Gazzetta del Sud, “Cosa resta della ragion pura”, 14 novembre 2004
- C. Zeni, Corriere dell’Umbria, 24 novembre 2004
- Torino Sette, rubrica “Scaffale”, 3 dicembre 2004
- Il Tirreno, “Goodbye Kant? A Pisa studiosi a confronto”, 7 dicembre 2004
- B. Sebaste, L’Unità, “Kant spiegato dai Beatles”, 7 dicembre 2004
- A. Gnoli, La Repubblica, “Il suo mondo sembra quello di ‘Matrix’”, 7 dicembre 2004
- Il Riformista, “Le critiche di Ferraris spolverano Kant”, 8 dicembre 2004
- S. Fallica, La Sicilia, “Tutti i debiti che abbiamo ancora con Kant”, 16 dicembre 2004
- D. Marconi, Il Sole 24 Ore, “L’esperienza non è scienza”, 19 dicembre 2004
- A. Pagnini, Il Sole 24 Ore, “Ecologia contro schematismo”, 19 dicembre 2004
- P. Odifreddi, L’Espresso, “Immenso Immanuel”, 26 dicembre 2004
- F. D’Agostini, Tuttolibri, “I pugni in faccia fan bene a Kant”, 8 gennaio 2005
- E. Cantoni, Gazzetta del Sud, “La morale di Immanuel e il sì alla pena di morte”, 11 gennaio 2005
- C. Ocone, Il Mattino, “La filosofia spiegata da Matrix”, 25 gennaio 2005
- Il Resto del Carlino, “Alle radici del pensiero moderno con Kant raccontato da Eco”, 3 febbraio 2005
- B. Torresin, La Repubblica, 4 febbraio 2005
- A. Messina, Dove, “I resti di Kant”, febbraio 2005
- G. Giorello, Corriere della Sera – Magazine, “Ma Topolino non c’entra niente con Kant”, 10 febbraio 2005
- (*) V. D’Amora, vulgo.net, [http://www.vulgo.net/index.php], 2004
- P. Godani, Rivista di estetica
- (*) C. A. Viano, L’indice, 2005
- (*) C. Augias, il Venerdi, “Goodbye Kant!”, [http://www.kataweb.it/libri/recensione.jsp], 26 agosto 2005.
- (*) O. Meo, Epistemologia, No. 2, Vol. 29,Luglio-Dicembre 2006
- (*) F. Tampoia, REF – Recensioni Filosofiche, 28 ottobre 2007
- (*) P. Engel, introduzione alla traduzione francese
- (*) R.-P. Droit, Le Monde, “Goodbye Kant!, de Maurizio Ferraris et Kant sans kantisme, de Gérard Lebrun: chacun sur son Kant á soi“, 16 aprile 2009.
- (*) Ivo Kara-Pešic, Политика Online(www.politika.rs), “Европу уједињује бирократија, а не дух“, 20 marzo 2010.
- (*) Antonio Armano, Il Sole 24 ore, “Sulla sua tomba a Kaliningrad Kant in pace“, 10 dicembre 2010.
- (*) Riccardo Pozzo, Notre Dame, Philosophical Review, “Maurizio Ferraris, Goodbye, Kant!: What Still Stands of the
- Critique of Pure Reason“, Reviewed by Riccardo Pozzo, National Research Council of Italy, 20 Luglio 2014.