Labont Seminar – Davide Dal Sasso, “È arte nuova? Creatività e ‘vantaggi tecnologici’” -

27

Feb 2023

Labont Seminar – Davide Dal Sasso, “È arte nuova? Creatività e ‘vantaggi tecnologici’”

Sala Incontri 1 - Biblioteca di Filosofia, Palazzo Nuovo

February 27, 2023

Spesso alla domanda “è arte nuova?” si risponde in modo affermativo chiamando in causa il ruolo
delle tecnologie. Ossia, si dirà che un’opera è innovativa o che abbiamo a che fare con arte nuova,
perché si differenzia in qualche modo da quanto è stato fatto in precedenza: al posto di riferimenti
riconoscibili, sulle tele vi sono solo colori; oltre al marmo, per fare una scultura si possono usare
l’alluminio ma anche la cera; invece di vincolarla in un quadro su parete o su uno schermo,
un’opera può essere un ambiente in cui si può entrare e camminare; indossando un visore per la
realtà virtuale siamo immersi nell’opera. Tuttavia, il rinnovamento delle arti non avviene solo in
questo modo e il ruolo attribuito alle tecnologie consente di spiegarlo solo in parte. Sono infatti
numerosi i casi in cui nelle arti si conseguono esiti che, in apparenza, risultano indistinguibili da
altri ottenuti in precedenza e che concorrono a mettere in discussione il ‘criterio di novità’ (ossia il
criterio che usiamo per stabilire se le arti si rinnovano). Per questi casi, il ricorso al ruolo della
tecnologia può permettere di difenderlo principalmente perché richiede di considerare l’operosità
dell’artista e i suoi scopi.
Il talk affronta questi temi alla luce di una ipotesi: la conservazione del criterio di novità si
basa sul successo di quelli che si propone di chiamare ‘vantaggi tecnologici’, ossia esiti operativi
determinati dalla combinazione tra le conoscenze tecniche e gli strumenti utili ad applicarle. Tali
vantaggi sarebbero cruciali per la riuscita delle pratiche artistiche per almeno due ragioni: (i) sono
conseguibili in stretta relazione alla creatività, più precisamente alla ‘rinnovata combinabilità di
idee familiari’ (cfr. Boden 2012); (ii) influenzano l’andamento dei processi creativi conformemente
alla necessità di procedere mediante ‘proiezioni verso il futuro’ (cfr. Damasio 2018) e per via di
continue ‘riconfigurazioni’ determinate da inclinazioni metaforiche (cfr. Elgin 2002).

Bibliografia minima
Boden, Margaret A. 2012. Creativity and Art: Three Roads to Surprise. Oxford: Oxford University
Press.
Damasio, Antonio. 2018. The Strange Order of Things: Life, Feeling, and the Making of Cultures,
New York: Pantheon Books.
Elgin, Catherine Z. 2002. Art in the Advancement of Understanding, “American Philosophical
Quarterly”, Vol. 39, No. 1, pp. 1-12.

 

 

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