Storia dell’ermeneutica - Maurizio Ferraris

Storia dell’ermeneutica

Maurizio Ferraris

Bompiani

Milano, 1988

884520376X

Pubblicata per la prima volta nel 1988, e oggi riproposta con una nuova e densa introduzione, la Storia dell’ermeneutica rappresenta la prima ricostruzione esaustiva dello sviluppo storico dell’ermeneutica. L’ampiezza del lavoro non può lasciare indifferenti: l’autore non solo discute pensatori come Platone, Vico, Dilthey, Nietzsche, Heidegger, Gadamer, Habermas, e Derrida, ma prende in considerazione anche il contributo di figure collocate al di fuori del canone contemporaneo dei maîtres à penser, dai filosofi della Riforma, agli interpreti biblici dell’Illuminismo tedesco fino ai pensatori contemporanei. I primi due capitoli sono dedicati alla storia dell’arte dell’interpretazione, dalle sue origini greco-antiche come tecnica di trasmissione dei messaggi divini da parte di poeti e oracoli, fino al diciannovesimo secolo, epoca caratterizzata da una rinnovata consapevolezza del problema della tradizione e dall’influenza del positivismo sulla teoria della interpretazione. Nei tre capitoli successivi, Ferraris esamina il processo di universalizzazione della sfera della interpretazione avviato da Heidegger, lo sviluppo dell’ermeneutica filosofica con Gadamer e Derrida, e il rapporto tra ermeneutica e epistemologia, da un lato, e scienze umane, dall’altro. Si tratta di uno strumento indispensabile per i filosofi e per gli studiosi di discipline quali la teoria della letteratura, la storia delle idee e delle religioni, la storia e le scienze sociali. Allo stesso tempo, la presentazione chiara e concisa dello sviluppo storico dell’ermeneutica fa di questo manuale un eccellente strumento in corsi introduttivi e avanzati.

L’ermeneutica nasce in Grecia, come arte dei poeti e degli oracoli, che trasportano (senza comprenderli) i messaggi degli dei, e si estende presto all’interpretazione di quei testi letterari che hanno un valore canonico per la comunità (Omero, Esiodo). Intanto, la trasmissione dei messaggi divini è diventata, nell’ebraismo ellenizzato e poi nel cristianesimo, esegesi biblica: e come tale fiorirà nella Patristica e nella Scolastica. L’Umanesimo riporta invece in onore, con il perfezionamento della filologia e della istorica, il problema dell’ermeneutica letteraria e del ruolo trascendentale del linguaggio nel quadro della formazione retorico-pratica dell’umanità; è il filo conduttore che, dal primo Umanesimo italiano, ci conduce, attraverso Vico, sino alla nascita e allo sviluppo delle scienze dello spirito romantiche da Herder a Humboldt a Schleiermacher a Dilthey. In questa tradizione confluisce l’apporto della Riforma protestante che, con Lutero e Flacio Illirico, ha revocato l’interpretazione della Scri ttura all’autorità della gerarchia ecclesiale cattolico-romana, per rimetterla ai singoli credenti. E’ ancora alla tradizione luterana e alle scienze dello spirito romantiche che pensa Heidegger, quando, con “Essere e tempo” (1927), l’ermeneutica viene ad essumere esplicitamente un ruolo filosofico. Il resto è storia recente, che per un verso sviluppa l’eredità di Heidegger (Gadamer, Derrida), e per un altro protende l’ermeneutica verso l’epistemologia (Ricoeur, Apel, Rorty) e verso la critica dell’ideologia (Habermas). Il presente volume si propone di esporre lo sviluppo storico dell’ermeneutica, rileggendone la storia antica alla luce degli esiti attuali, e dando largo spazio agli apparati bibliografici e documentari utili per ulteriori approfondimenti.

First published in Italian in 1988, History of Hermeneutics constitutes the first comprehensive reconstruction of the historical development of hermeneutics. Its translation, augmented by an extensive theoretical afterword especially written by the author for this English-language edition, is an important and timely contribution to philosophy. The breadth of scholarship is impressive: Not only does the author discuss thinkers such as Plato, Vico, Dilthey, Nietzsche, Heidegger, Gadamer, Habermas, and Derrida, but he also considers the contributions of figures outside the contemporary canon of maitres a penser, including Reformation philosophers, biblical interpreters of the German Enlightenment, and contemporary theoreticians.
The first two chapters trace the history of the art of interpretation from its origins in Greece as a specialized technique for the transmission of divine messages by the poets and oracles, to the nineteenth century, a time that was characterized by a new awareness o f the problem of tradition and by the influence of positivism on the theory of interpretation. In the following three chapters, Ferraris examines the universalization of the domain of interpretation with Heidegger, the development of Heideggerian philosophical hermeneutics with Gadamer and Derrida, and the relation between hermeneutics and epistemology, on the one hand, and the human sciences, on the other.
This is an invaluable work for philosophers and for scholars in disciplines as diverse as literary studies, cultural studies, religious studies, history, and the social sciences. At the same time, its clear and concise presentation of the historical unfolding of hermeneutics makes it ideal for use as a textbook in introductory and advanced courses

Que la hermeneutica se ocupe de la historia no tiene nada de extraordinario. De hecho, y como alguna vez se ha señalado, la hermeneutica tiene en la historia, justamente, uno de sus campos privilegiados de actuación. Sin embargo, las historias de la hermeneutica no abundan tanto como debieran; menos aun historia tan precisas y completas como ésta. Y es que presentar de forma exaustiva los avatares de la hermeneutica no es tarea facil. Antigua como el habla, la hermeneutica nació en Grecia al calor de distintas necesidades interpretativas. De alli pasó a la órbita del cristianismo y de su filosofía, prosiguiendo una andadura a traves del humanismo y la reforma habría de conducirla hasta los problemasy campos propios de la filosofía moderna y contemporanea. En éste trayecto, tan largo como el del propio pensamiento, la hermeneutica fué pasando de “ciencia auxiliar” a poiseedora, para algunas corrientes, del secreto de las ciencias humanas en general, y de nuestro acercamiento compr ensivo al mundo. Colocada en el corazón del debate teórico, su explosión en el mundo contemporaneo ha supuesto tanto como su entrada en dialogo constante con otras posiciones de la actual escena filosófica, desde la filosofia analítica de la ciencia a la critica habermasiana de la ideología. Esta compleja vida y este complejo entramado de debates, amplia su panoramica hasta el estudio de las relaciones entre la hermeneutica y cientas aportaciones de ultima generación (deconstruccionismo, postmodernidad…) sobre cuya relevancia para la actual teoria literaria apenas parece necesario insistir.

“L’enfant prodige della filosofia italiana punta alto: con una storia delle interpretazioni filosofiche dalle civiltà classiche fino al mondo contemporaneo, tutto in 500 pagine.”
R. Cotroneo, L’Espresso, 19 giugno 1988

“Ferraris’s excellent History of Hermeneutics […] succeeds at a task which has hitherto discouraged many other scholar […] Never before has there been a study of this topic that is so thorough and rich in insightful theoretical analyses”.
G. Vattimo, La Stampa

Indice

Premessa, p. 1

I. DALLE ORIGINI ALL’ILLUMINISMO, p. 3
Che cos’è l’ermeneutica?, p. 5
1. Antichità e Medioevo. 1.1. L’età classica e l’epoca alessandrina, p. 9 – 1.1.1. Platone e Aristotele. L’ermeneutica come annuncio e come espressione, p. 9 – 1.1.2. Retorica, ermeneutica, distanza temporale, p. 12 – 1.1.3. Alessandria e Pergamo: metodo storico-grammaticale e metodo allegorico, p. 13 – 1.1.4. Distanza temporale senza filosofia della storia, p. 14 – 1.2. Il Cristianesimo, la Patristica e la Scolastica, p. 17 – 1.2.1. Alessandria e Antiochia, p. 17 – 1.2.2. Patristica e Scolastica in Occidente, p. 21 – 1.2.2.1. Agostino (334-430). Ermeneutica, semiotica, filosofia della storia, p. 21 – 1.2.2.2. La Scolastica e il quadruplice senso della Scrittura, p. 24

2. L’Umanesimo e la Riforma. 2.1. Filosofia e filologia nell’Umanesimo come antefatti delle scienze dello spirito romantiche, p. 29 – 2.1.1. “Oratores” e “judices”. La portata retorico-pratica della conoscenza, p. 31 – 2.1.2. Filologia e istorica. Il problema della distanza temporale, p. 32 – 2.1.3. Apogeo e involuzione della ideologia linguistica dell’Umanesimo, p. 33 – 2.2. La Riforma e il problema della “hermeneutica sacra”, p. 36 – 2.2.1. La diffusione europea dell’Umanesimo, p. 36 – 2.2.1.1. La peculiarità della questione della lingua nella cultura tedesca all’epoca dell’Umanesimo, p. 37 – 2.2.2. La Riforma e il principio scritturale, p. 39 – 2.2.2.1. La mediazione tra Umanesimo e religione, p. 40 – 2.2.2.2. Flacio Illirico (1520-1575) e il circolo ermeneutico, p. 42 – 2.3. Le ermeneutiche giuridiche, p. 45 – 2.3.1. Ermeneutiche giuridiche tra Umanesimo e razionalismo, p. 46

3.Il Seicento come età del pensiero autonomo. 3.1. La transizione della cultura umanistica allo spirito del razionalismo e i primi progetti di ermeneutica universale, p. 49 – 3.2. L’ermeneutica biblica nel “Tractatus theologico-politicus” di Spinoza (1670), p. 54 – 3.3. Leibniz e la mediazione fra l’eredità umanistica e il progetto di “mathesis universalis”, p. 57

4. Il Settecento e L’Illuminismo. 4.1. L’ermeneutica del pietismo e la “patologia sacra”, p. 61 – 4.1.1. Johann Jakob Rambach (1693-1735), p. 62 – 4.2. Vico come Nottola di Minerva della tradizione umanistica, p. 64 – 4.2.1. “De nostri temporis studiorum ratione” (1708), p. 65 – 4.2.2. La “Scienza Nuova” (1725-44), p. 68 – 4.3. L’Illuminismo e la secolarizzazione della Bibbia, p. 71 – 4.3.1. Prospettive teologiche: antiscritturalismo e “Akkomodationstheorie”, p. 72 – 4.3.2. Etnologia e Sacra Scrittura, p. 76 – 4.3.3. Mito e demitizzazione in Michaelis, in Heyne e nei loro discepoli, p. 77 – 4.4. Nuovi progetti di ermeneutica universale, p. 84 – 4.4.1. Johann Martin Chladenius (1710-1759), p. 86 – 4.4.2. Georg Friedrich Meier (1718-1777), p. 89
Capitolo primo. Note e bibliografia , p. 93

II. L’OTTOCENTO E LA GESTAZIONE DELLE SCIENZE DELLO SPIRITO, p. 115
1. Il Romanticismo e la formazione del canone delle “Geisteswissenschaften”. 1.1. Il trascendentale linguistico tra Classicismo e Romanticismo, p. 118 – 1.1.1. Johann Georg Hamann (1730-1788), p. 118 – 1.1.2. Johann Gottfried Herder (1744-1803), p. 120 – 1.1.2.1. Linguaggio e umanità, p. 121 – 1.1.2.1. La comprensione morfologica, p. 123 – 1.1.3. Karl Wilhelm von Humboldt (1767-1835), p. 125 – 1.1.4. Friedrich Schlegel (1772-1829) e la filosofia della filologia, p. 127 – 1.2. L’ermeneutica intorno a Schleiermacher, p. 130 – 1.2.1. Wolf (1759-1824) e Ast (1776-1841) come precursori di Schleiermacher , p. 130 – 1.2.1.1. Wolf e la scienza dell’antichità, p. 130 – 1.2.1.2. Ermeneutica e filosofia dell’identità in G.A.F. Ast, p. 132 – 1.2.2. L’ermeneutica di Schleiermacher (1768-1834), p. 134 – 1.2.2.1. L’universalità dell’ermeneutica e l’ineffabilità dell’individuo, p. 136 – 1.2.2.2. Ermeneutica, dialettica, critica, p. 139 – 1.3. L’enciclopedia romantica, p. 140 – 1.3.1. Fisiologia, linguistica, giurisprudenza, p. 140 – 1.3.2. Filologia e enciclopedia: August Boeckh (1785-1867) e Heymann Steinthal (1823-1899), p. 144

2. Positivismo, pragmatismo, storicismo. 2.0. Dalla teoria della conoscenza alla teoria della scienza, p. 149 – 2.1. Il positivismo, p. 152 – 2.1.1. La filosofia della storia di Auguste Comte (1798-1857), p. 152 –
2.1.2. L’ontologia del fattuale in Mill (1806-1873) e in Mach (1883-1916), p. 155 – 2.2. Il problema della logica della ricerca scientifica: Charles Sanders Peirce (1839-1914) e il pragmatismo, p. 157 – 2.3. Lo storicismo intorno a Dilthey, p. 162 – 2.3.1. I problemi dello storicismo, p. 162 – 2.3.2. Leopold von Ranke (1795-1886) e Johann Gustav Droysen (1808-1884), p. 163 – 2.3.3. Dilthey (1833-1911) e l’ermeneutica come fondazione delle scienze dello spirito, p. 167 – 2.3.3.1. Scienze della natura e scienze dello spirito, p. 168 – 2.3.3.2. Lo spirito oggettivo, p. 169 – 2.3.3.3. Vitalismo e Illuminismo, p. 171 – 2.3.4. Ontico e storico in Paul Yorck von Wartenburg (1835-1897), p. 172 – 2.4. Il dibattito sulle scienze dello spirito nello storicismo e nel neokantismo dopo Dilthey, p. 175 – 2.4.1. Scienze ideografiche e filosofia dei valori: Windelband (1848-1915) e Rickert (1868-1936), p. 176 – 2.4.2. I problemi della sociologia in Simmel (1858-1918) e in Weber (1864-1920), p. 181

3. Energetica e ermeneutica nella “scuola del sospetto”. 3.0. L’ermeneutica del sospetto è un’ermeneutica?, p. 185 – 3.1. Nietzsche e l’ermeneutica, p. 189 – 3.1.1. Al di là dello storicismo e del positivismo, p. 189 – 3.1.2. Filosofia della vita e ontologia, p. 193 – 3.2. Il problema epistemologico del freudismo, p. 197 – 3.2.1. Il “Progetto” del 1895, p. 198 – 3.2.2. L’interpretazione dei sogni, p. 200
Capitolo secondoNote e bibliografia, p. 205

III. ERMENEUTICA E ONTOLOGIA, p. 225
1. Dalla fenomenologia all’ermeneutica. 1.1. Husserl (1859-1938) e la fenomenologia sino al dissidio con Heidegger, p. 227 – 1.1.1. Contro lo scientismo e lo storicismo, p. 228 – 1.1.2. Il metodo fenomenologico, p. 230 – 1.1.2.1. Intenzionalità, p. 230 – 1.1.2.2. Riduzione fenomenologica, p. 231 – 1.1.2.3. Riduzione eidetica, p. 234 – 1.1.2.4. Costituzione trascendentale, p. 235 – 1.2. Fenomenologia e ermeneutica all’epoca di “Essere e Tempo” (1927), p. 237 – 1.2.1. Heidegger (1889-1976) e i suoi rapporti con Husserl, p. 237 – 1.2.2. L’analitica del “Dasein” contro la riduzione trascendentale, p. 240 – 1.2.3. Storicità e decostruzione, p. 243 – 1.2.4. La radicalizzazione dell’ermeneutica, p. 245 – 1.3. Husserl e l’orizzonte della “Lebenswelt”, p. 249 – 1.3.1. Il giudizio su “Essere e tempo”, p. 249 – 1.3.2. L’oblio della “Lebenswelt nelle scienze europee, p. 250 – 1.3.3. L’uomo come allotropo empirico-trascendentale, p. 253 – 1.4 Ontologia e ermeneutica nel ‘secondo’ Heidegger, p. 254 – 1.4.1. L’esistenzialismo non è un umanismo, p. 255 – 1.4.2. L’essere come differenza, p. 257 – 1.4.3. Ermeneutica come ascolto e come annuncio, p. 260

2. Urbanizzazione o radicalizzazione della eredità heideggeriana: Gadamer e Derrida. 2.1. Hans Georg Gadamer e l’ontologia ermeneutica, p. 265 – 2.1.1. Urbanizzazione della provincia heideggeriana, p. 265 – 2.1.2. Verità o metodo. Riabilitazione della tradizione umanistica, p. 268 – 2.1.3. Pregiudizio e precomprensione, p. 271 – 2.1.4. Ermeneutica, dialettica, dialogo, p. 273 – 2.2. Jacques Derrida e la decostruzione, p. 277 – 2.2.1. Una lettura husserliana di Heidegger: la scrittura come trascendentale, p. 278 – 2.2.2. Nietzsche e l’empirismo filosofico, p. 279 – 2.2.3. “Non c’è vero senso di un testo”, p. 282

3. Nuovi problemi dell’ontologia. Le ermeneutiche teologiche e il personalismo ontologico. 3.1. Ermeneutica e teologia, p. 285 – 3.1.1. La rinascita delle ermeneutiche bibliche, p. 285 – 3.1.2. Rudolf Bultmann (1884-1976) e il ‘primo’ Heidegger, p. 286 – 3.1.2.1. È possibile un’esegesi priva di presupposti?, p. 286 – 3.1.2.2. La “critica realistica” e la demitizzazione, p. 288 – 3.1.2.3. Aporie della demitizzazione, p. 289 – 3.2. Esistenza e ermeneutica. La riflessione di Luigi Pareyson, p. 292 – 3.2.1. L’esistenzialismo e la dissoluzione dell’hegelismo, p. 292 – 3.2.2. Attualità dell’esistenzialismo, p. 294
Capitolo terzo. Note e bibliografia, p. 297

IV. ERMENEUTICA E EPISTEMOLOGIA, p. 311
1. Logica ermeneutica?. 1.1. La scuola di Dilthey: Spranger e Rothacker , p. 317 – 1.2. Aspetti del movimento fenomenologico: Scheler, Lipps, Schütz, p. 319 – 1.3. Cassirer e la filosofia delle forme simboliche, p. 322

2. Dall’ermeneutica all’epistemologia. 2.1. Ermeneutica, fenomenologia, esistenzialismo. La mediazione di Paul Ricoeur, p. 325 – 2.1.1. Ermeneutica e fenomenologia, p. 326 – 2.1.2. La ripresa epistemologica di Heidegger, p. 328 – 2.1.3. Esistenzialismo e enciclopedia, p. 330 – 2.1.4. Complementarietà fra spiegazione e comprensione, p. 331 – 2.2. Ermeneutica, scientistica e critica della ideologia. La mediazione di Karl Otto Apel, p. 333 – 2.2.1. La semiotizzazione del kantismo, p. 333 – 2.2.2. Il ricorso alla filosofia analitica del linguaggio, p. 334 – 2.2.3. Ruolo delle scienze umane obiettivanti, p. 337 – 2.2.4. La critica della ideologia e la mediazione tra reale e ideale, p. 338

3. Dall’epistemologia all’ermeneutica. 3.1. I problemi del neopositivismo, p. 341 – 3.1.1. Il valore esistenziale della scienza in Karl Raimund Popper e in Hans Albert, p. 341 – 3.1.2. Aporie nella pretesa di universalità della scienza unificata, p. 343 – 3.1.2.1. Dalla filosofia della scienza alla analitica del linguaggio, p. 343 – Limiti della estensione dell’ideale di una scienza unificata, p. 345 – 3.2. Teorie analitiche della Storia, p. 346 – 3.2.1. Hempel e il “Covering Law Model”, p. 346 – 3.2.2. Dray e la crisi del modello hempeliano, p. 348 – 3.2.3. Storia e racconto, p. 349 – 3.3. Teorie analitiche dell’azione, p. 351 – 3.3.1. Portata critica della nozione di gioco linguistico nelle “Ricerche filosofiche” di Wittgenstein, p. 351 – 3.3.2. Austin: gli atti linguistici e il linguaggio come parte dell’azione, p. 353 – 3.4. Pragmatismo e cultura post-filosofica in Richard Rorty, p. 356

4. Excursus. Il problema della validità nella interpretazione. 4.1. L’ermeneutica metodica di Emilio Betti (1890-1968), p. 363 – 4.1.1. Il problema della oggettività, p. 363 – 4.1.2. Intendere e interpretare. Contro il comportamentismo e l’esistenzialismo, p. 365 – 4.1.3. Il dibattito con Bultmann e con Gadamer, p. 366 – 4.2. Il problema della intenzione autorale nell’ermeneutica letteraria di Eric D. Hirsch, p. 369 – 4.3. Peter Szondi. L’ermeneutica filologica di fronte allo strutturalismo, p. 372 – 4.4. La scuola di Costanza e l’estetica della ricezione, p. 373 – 4.4.1. Hans Robert Jauss e la “Aisthesis” come  godimento comprendente, p. 373 – 4.4.2. Wolfgang Iser e la struttura di appello del testo, p. 377 – 4.5. Il decostruzionismo letterario negli Stati Uniti, p. 380 – 4.5.1. Il livellamento della differenza tra letteratura, filosofia e critica letteraria, p. 380 – 4.5.2. Gli “Yale Critics”, p. 383 – 4.5.3. Pragmatismo e critica letteraria. Stanley Fish, p. 384 – 4.6. Il dialogo fra ermeneutica e decostruzione in Germania: Manfred Frank e Gottfried Boehm, p. 386
Capitolo quartoNote e bibliografia, p. 389

Conclusione. Ermeneutica e critica della ideologia, p. 407
1. Le scienze sociali. 1.1. Scienze sociali e emancipazione, p. 409 – 1.1.1. Conoscenza e interesse, p. 409 – 1.1.2. L’interesse per l’emancipazione, p. 409 – 1.1.3. Freud o Dilthey, p. 413 – 1.1.4. L’alternativa utopica alla ontologizzazione della tradizione, p. 416 – 1.2. Dalla logica delle scienze sociali alla teoria dell’agire comunicativo, p. 417 – 1.2.1. L’autonomia delle scienze sociali, p. 418 – 1.2.2. Sociologia contro filologia, p. 421 – 1.2.3. Esclusione della filosofia?, p. 424
2. Le scienze dello spirito romantiche. 2.1. La tradizione della emancipazione e il duplice ruolo della riflessione, p. 427 – 2.2. La replica di Gadamer, p. 429
3. Le scienze umane strutturali. 3.1. Il superamento del canone delle scienze dello spirito romantiche, p. 433 – 3.2. La teoria del testo in Ricoeur, p. 434 – 3.2.1. Testo e dialogo, p. 434 – 3.2.2. Testo e emancipazione, p. 439 – 3.2.3. Testo e azione, p. 440
4. Lettera e spirito, p. 445

Conclusione. Note e bibliografia
, p. 449
Bibliografia dei testi citati, p. 451
Indice dei nomi, p. 479

Recensioni
(le occorrenze contrassegnate con “*” rimandano alla risorsa elettronica)

R. Cotroneo, L’Espresso, supplemento “I libri e gli autori”, 19 giugno 1988, p. 29
G. Moretti, Terza Rete Rai, “Terza Pagina”, 25 luglio 1988
F. Vercellone, L’ora, 25 agosto 1988
U. Galimberti, Il Sole 24 Ore, 9 ottobre 1988
U. Eco, L’Espresso, 30 ottobre 1988
P. A. Rovatti, L’Espresso, 6 novembre 1988
R. Esposito, Il Mattino, 17 novembre 1988
F. Garritano, Il Manifesto, 23 novembre 1988
P. Rizzi, Il Gazzettino, 23 novembre 1988
N. Emery, Il Corriere del Ticino, 26 novembre 1988
P. A. Rovatti, La Repubblica, 13 dicembre 1988
P. Kobau, Alfabeta, n. 114, 1988
E. Benedetti, L’Avvenire, 18 febbraio 1989
G. Vattimo, La Stampa, 2 aprile 1989
M. Vozza, Il Piccolo, 10 aprile 1989
La Repubblica, 22 aprile 1989
G. Giorello, Il Corriere della Sera, 14 maggio 1989
L. Sileo, L’Osservatore Romano, 26-27 maggio 1989
Gazzetta di Reggio e Gazzetta di Mantova, 14 settembre 1989
L. Bottani, Segni e comprensione, a. III, n. 8, settembre-dicembre 1989, pp. 53-56
(*) R. Bodei, L’Indice, n. 6, 1989
F. D’Agostini, Tuttolibri, 27 gennaio 1990
F. Volpi, Iride, 1992

Traduzioni