
Nietzsche e la filosofia del Novecento
Bompiani
Milano,1989
8845214095
Nei primi giorni del Gennaio 1889, impazziva a Torino Friedrich Nietzsche. Nello stesso anno, a Messkirch, nel Baden-Württemberg, nasceva il massimo interprete del suo pensiero, Martin Heidegger.
Queste due circostanze, per quanto legate al ritmo esteriore del calendario, suggeriscono l’opportunità di un esame della filosofia nietzscheana e della sua imponente fortuna novecentesca. Nella prima parte del volume sono presentati la vita e il pensiero di Nietzsche, dagli esordi come filologo alle dimissioni dalla cattedra di Basilea e al passaggio alla filosofia – delineata nei suoi concetti fondamentali e muovendo dall’ipotesi che sino agli estremi “biglietti della follia” opera in Nietzsche una riflessione coerente, che non è demenza, ma ancora pensiero.
Segue l’esposizione di cent’anni di fortuna, dal primo Novecento all’inserzione di Nietzsche nella ideologia nazista (nel 1889 nasce anche Hitler) e tuttavia anche nelle principali filosofie del secolo, sino alla “Nietzsche-Renaissance” che dagli anni Sessanta ci porta all’oggi.
Scheda di Gianni Carchia, L’Indice, n. 9, 1989
Destinato a un pubblico di non specialisti, il libro si raccomanda per la felicità della sintesi realizzata, per la chiarezza espositiva e per la completezza dell’informazione bibliografica. La prima delle due sezioni che articolano il volume è dedicata ad un’esposizione, succinta ma esaustiva, della vita e del pensiero di Nietzsche, dove largo spazio giustamente vien dato al periodo della formazione giovanile, al Nietzsche critico della cultura. Nel contempo, si nega qualunque carattere di scacco e di “tragedia” agli esiti della speculazione nietzscheana e si insiste sulla positività critico-estetica del suo superamento del nichilismo. La seconda sezione rielabora e approfondisce la storia delle interpretazioni nietzscheane inaugurata dall’appendice posta da Karl Löwith al suo libro del 1935. In generale la storia di questa ricezione novecentesca mostra che, tranne poche eccezioni, le interpretazioni non sono state all’altezza dello smascheramento nietzscheano, del suo impulso critico-distruttivo. Ciò anche e soprattutto perché, come da ultimo ha messo bene in luce Derrida, il superamento del nichilismo attuato da Nietzsche non può essere inteso come una realizzazione dottrinale affidata ad una logica dell’argomentazione, sia pure differente. Non meno che di un problema filosofico, si tratta qui di una questione di stile di una logica non dell’argomentazione, bensì dell’arte.
Indice
I. LA VITA E IL PENSIERO.
I.1. FILOLOGIA, FILOSOFIA, CRITICA DELLA CULTURA. I.1.1. 1844-1869. La giovinezza, l’apprendistato filologico, la cattedra di Basilea, p. 7 – I.1.2. 1870-1872. Il problema del tragico, p. 15 – I.1.3. 1872-1876. La critica della cultura, p. 26
I.2. “VENGO DAL MITO E VADO VERSO IL MITO”. I.2.1. 1877-1882. Da Umano troppo umano alla Gaia scienza: ‘illuminismo’ nietzscheano e morte di Dio, p. 35 – I.2.2. 1883-1885. La maschera di Zarathustra e il mito dell’eterno ritorno, p. 45 – I.2.3. 1886-1889. Il ‘sistema’ della volontà di potenza e l’euforia torinese, p. 54
II. NIETZSCHE NELLA FILOSOFIA DEL NOVECENTO.
II.1. 1880-1930. L’INSERIMENTO NELLA STORIA DELLA FILOSOFIA. II.1.1. Nietzsche interpretato in vita (1880-1900), p. 63 – II.1.2. Dall’inizio del secolo alla prima guerra mondiale: estetismo e moralismo, p. 69 – II.1.3. Dal primo dopoguerra agli anni Trenta: tra storia e leggenda, p. 73
II.2. 1930-1960. ATTUALITÀ E INATTUALITÀ. II.2.1. Nietzsche e i fascisti, p. 81 – II.2.1.1. Da Elisabeth Förster-Nietzsche ad Alfred Baeumler, p. 82 – II.2.2. La rivendicazione di inattualità nelle grandi letture filosofiche degli anni Trenta, p. 86 – II.2.2.1. Karl Löwith. L’eterno ritorno come oltrepassamento del nichilismo, p. 86 – II.2.2.2. Karl Jaspers. Il pensiero di Nietzsche come autotrascendimento e come cifra della trascendenza, p. 91 – II.2.2.3. Nietzsche come mistico ateologico nella interpretazione di Georges Bataille, p. 95 – II.2.3. Nietzsche e il compimento della metafisica. Martin Heidegger, p. 99 – II.2.3.1. Il problema della ontologia, p. 99 – II.2.3.2. Il nichilismo europeo, p. 103 – II.2.3.3. Interpretazione del non detto nella sentenza di Nietzsche “Dio è morto”, p. 106 – II.2.4. Il secondo dopoguerra, p. 109 – II.2.4.1. Esistenzialismo e cristianesimo, p. 109 – II.2.4.2. Il problema dell’irrazionalismo, p. 112
II.3. DAL 1960 A OGGI. II.3.1. Filosofia della tragedia. Dall’esistenzialismo alla Nietzsche-Renaissance, p. 119 – II.3.1.1. Attivo e reattivo. La trasvalutazione nietzscheana del nichilismo nella interpretazione di Gilles Deleuze, p. 121 – II.3.2. Nietzsche, Freud, Marx. La critica dell’ideologia e il problema della demitizzazione, p. 125 – II.3.2.1. Sviluppi della Nietzsche-Renaissance, p. 125 – II.3.2.1.1. Ricoeur e Habermas. Nietzsche, il cartesianesimo, la riflessione, p. 126 – II.3.3. Ermeneutica, genealogia, decostruzione, p. 131 – II.3.3.1. Gianni Vattimo. Nietzsche e la volontà di potenza come arte, p. 132 – II.3.3.2. Storia e geneaologia nel pensiero di Michel Foucault, p. 136 – II.3.3.3. Jacques Derrida e l’interpretazione di Nietzsche come compito infinito, p. 140
Notizia bibliografica, p. 147
BIBLIOGRAFIA, p. 149
Indice dei nomi, p. 163
Citazioni su Google, febbraio 2005: 361
Recensioni
P. A. Rovatti, L’Espresso, 25 febbraio 1990
L. Pareyson, Il Giornale, 26 marzo 1990
R. Esposito, Il Mattino, 7 aprile 1990
F. Elefante, Leggere, n. 23, luglio-agosto 1990
S. Vertone, Il Corriere della Sera, 16 settembre 1990
U. Volli, Epoca, 1990
F. Garritano, L’Indice, n. 2, febbraio 1991