La Fidanzata Automatica
Bompiani
Milano 2007
9788845259579
Cento anni fa il filosofo americano William James, vistosamente ignaro di femminismo, si è posto questo problema: “Pensai a ciò che chiamai una ‘fidanzata automatica’, intendendo con ciò un corpo privo di anima assolutamente indistinguibile da una fanciulla spiritualmente animata, che ride, parla, arrossisce, ci cura, e adempie a tutti i doveri femminili garbatamente e dolcemente come se in lei ci fosse un’anima.
Potrebbe qualcuno considerarla come un perfetto equivalente? Certamente no.” E invece, almeno un poco, sì: biblioteche, giornalai, sale da concerto e pinacoteche rigurgitano di fidanzate automatiche, che chiamiamo “opere d’arte”. Nelle opere, come nella Fidanzata Automatica, abbiamo a che fare con oggetti fisici che sono anche oggetti sociali, che tuttavia – diversamente da tanti altri oggetti fisici che sono anche oggetti sociali, per esempio i biglietti del tram – suscitano sentimenti, esattamente come fanno molte persone (non tutte); tranne che, diversamente da molte persone (non tutte), non pretendono né offrono reciprocità di sorta. Se c’è una cosa che l’opera d’arte non può fare (e triste e patetico ci sembra chi pensa che le cose stiano altrimenti), è esserci amica, pur svolgendo molte delle attività che di solito si attribuiscono agli amici: tenerci compagnia, sostenerci nei momenti difficili, divertirci, farci spettegolare. Come la Fidanzata Automatica, le opere d’arte sono cose che fingono di essere persone, ma fingono soltanto.
Indice
0. ESTETICA NORMALE, p. 7
Eccezionalismo, p. 9 – Straordinarismo, p. 13 – Normalismo, p. 16
1. NON C’È ARTE SENZA OPERE, p. 25
Artworld, p. 26 – Artwork, p. 37 – Artword, p. 52
2. ARTICOLI DA EMPORIO DI MODESTE DIMENSIONI, p. 65
Sensibilità, p. 68 – Manipolabilità, p. 77 – Ordinarietà, p. 79 – Relazionalità, p. 83
3. TEORIA DOCUMENTALE DELL’ARTE, p. 91
Teorie, p. 94 – Livelli, p. 102 – Stile, p. 111 – Istituzioni, p. 115
4. CREDERE DI SAPERE, p. 129
Mimesis, p. 135 – Ecstasy, p. 145 – Aisthesis, p. 149
5. IL PIACERE DEL TESCHIO, p. 159 – Emotivismo, p. 161 – Disinteresse, p. 173 – Realismo, p. 178
6. COSE CHE FINGONO DI ESSERE PERSONE, p. 193
Rassegna stampa
- 02/11/2007 Left-Avvenimenti, “La seduzione di Olimpia” di Simona Maggiorelli
- 08/11/2007 ReF – Recensioni Filosofiche (www.recensionifilosofiche.it), recensione di Francesca Rigotti
- 18/11/2007 Il Sole 24 Ore, “Cosa non è un’opera d’arte” di Anna Li Vigni
- 20-21-22/11/2007 Melog (Radio 24) di Gianluca Nicoletti: http://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/Melog
- 12/2007 Diogene Filosofare Oggi, “Filosofi in laboratorio”, conversazione con Maria Maistrini
- 2008 Epistemologia, Recensione di Carola Barbero (in corso di pubblicazione)
- 2008 Rivista di Estetica, “Fidanzate in esubero. L’opera d’arte come oggetto metasociale”
di Enrico Terrone (in corso di pubblicazione) - 01/2008 la Rivista dei Libri, “Filosofi e telefonini”, di Michela Nacci
- 01/2008 Polemos (www.polemos.it), Recensione di Ugo Morelli
- 01/2008 Polemos (www.polemos.it), Recensione di Luca Mori
- 05/01/2008 L’Arena di Verona, “Arte, «no» all’estetismo di moda. La sua ricerca mira a stabilire che l’arte è fatta di opere, cioè «cose» che sono oggetti fisici”, di Gian Luigi Verzellesi
- 30/01/2008 Il Domenicale, “Per l’arte e contro i suoi meccanismi”, di Raimondo Fassa
- 14/02/2008 l’Adige, “«Nella scrittura l’essenza dell’opera»”, di Claudio Cucco
- 17/12/2008 Girodivite (www.girodivite.it), “Ferraris ci scuote dai nostri sogni”
- 19/12/2010 Bresciaoggi.it, “ERMENEUTICA, la scienza di evitare i fraintendimenti“, di Gian Luigi Verzellesi
- Aprile 2011, Palinsesti 1, “Intenzionalità e interpretazione:la teoria di Arthur C. Danto e la (s)materializzazione dell’opera d’arte“, di Luisa Giacobbe.