Il Posto dei fatti in un mondo di eventi. - Stefano Vaselli

Il Posto dei fatti in un mondo di eventi.

Il realismo e la filosofia della storia

Stefano Vaselli

Mimesis MIlano

01/2016

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In una scena dell’Amleto, (Atto III) questi invita Polonio a contemplare una nuvola nel cielo, chiedendo al padre di Ofeliadi vedere nelle sue forme quelle di un cammello, poi di una donnola, e infine di una balena. Polonio osserva, e tra un mottodi stupore e un altro asseconda Amleto in tutte e tre le sue visionarie “interpretazioni”. I fatti storici, nell’immaginario di gran parte della storiografia contemporanea sembrerebbero avere le fattezze di questa nuvola. Posti in essere da eventi fisici, umani – certo – ma pur sempre attuati nello spazio e nel tempo della oggettiva natura fisica i fatti della storia, per un’invalsa filosofia storicista, trasversale tanto alla tradizione analitica quanto a quella “continentale”, sarebbero un frutto della creazione ermeneutica dello storiografo, finendo sottratti per sempre alla Realtà e all’indipendenza di quest’ultima dalla mente dei posteri, dagli schemi concettuali di questi ultimi, dalle loro aspettative e dalle loro ideologie – senza dimenticare che anche queste ultime sono, in ultima analisi, frutto della storia stessa. Con il risultatodel moltiplicarsi di proposte di “revisione” del passato storico fin troppo spesso degeneranti in revisionismi, e talvolta persino in negazionismi, frutto di “interpretazioni” del tutto refrattarie al confronto con quel duro nocciolo di fatti, dati, date, nomi, statistiche, contestualizzazioni e ricostruzioni causali che possono fare, e che dovrebbero fare della storia e della storiografia una vera e propria scienza sociale. I Nove Capitoli di Il posto dei fatti in un mondo di eventi, sono il tentativo di riportare la storia sotto una diversa lente di ingrandimento, quella del Nuovo Realismo filosofico, a partire da un’analisi di quelli che dovrebbero essere i suoi enti di studio, i fatti storici, per l’appunto. Il volume è idealmente diviso in tre parti. In una lunga introduzione al testo l’autore ricostruisce la vicenda della filosofia della storia a partire dall’età moderna, da Descartes e Vico, fino a Popper e Danto. Nei tre capitoli successivi viene analizzato il rapporto tra ontologia e enti storici alla luce dei nuovi e vecchi realismi filosofici. Nella parte successiva (Capp. IV-VII) viene illustrata una teoria ontologica degli oggetti della scienza storica definita come realismo documentale storiografico, mentre negli ultimi due capitoli il testo analizza le conseguenze del realismo per il dibattito contemporaneo sul revisionismo, il negazionismo, gli anacronismi storici, il problema della verifica sperimentale in storia e della contestualizzazione storica.

“Quali sono gli oggetti di studio della ricerca storica?
Quali entità ha il compito di scoprire, narrare, spiegare o semplicemente registrare? Come si pesa il valore dei fatti e degli eventi storici rispetto a tutti i fatti e gli eventi passati? È esistita o esiste una realtà storica oggettiva, indipendente, nel suo essere passata, da come la storiografia può documentarla, narrarla o registrarla? È possibile una scienza storica con
una propria metodologia? Come possiamo rispondere oggi a questa domanda assai urgente anche per il futuro accademico della disciplina storiografica? Che cosa accade quando, facendo a meno di porre queste domande e di dare loro delle risposte intellettualmente oneste, si tenta di “fare storia” con l’obbiettivo, un po’ diverso, di fare la Storia, ovvero con il preciso scopo d’influenzare ideologicamente, politicamente, propagandisticamente i nostri contemporanei, cercando di fargli “cambiare idea” su eventi del passato? È possibile pensare, invece, ad una prospettiva totalmente neutrale della scienza storica, finalmente non più giustiziera né tantomeno giustificatrice, ma semplicemente ‘scienza del passato’?”

Stefano Vaselli (Roma, 1970) è Dottore di Ricerca in logica
ed epistemologia presso l’università di Roma la sapienza, dottorando in Filosofia Teoretica per il PhD FINO (Dottorato di Filosofia del Nord Ovest), nonché dal 2013 membro del “labOnt” (laboratorio di Ontologia) dell’università degli studi di Torino. Cofondatore del Portale di Filosofia “APhex” (Analytical and Philosophical explanations) è docente di ruolo di filosofia e storia presso il liceo scientifico “Amedeo Avogadro” di Roma. Si occupa di temi filosofici come il realismo, l’ontologia sociale, la filosofia delle scienze sociali e la filosofia della storia, argomenti su cui ha pubblicato numerosi articoli e saggi per “Rivista di estetica”, “epistemologia”, “Isonomia” e capitoli di testi collettanei. Questo è il suo primo libro monografico.

INDICE

UN LUNGO PROLOGO p.9
0. 0. CINQUE DOMANDE DI FONDO p.9
0. 1. PERCHÉ È STATO SCRITTO QUESTO LIBRO p. 12
0. 2. LA STORIA PUÒ ESSERE SERENAMENTE CONSIDERATA UNA SCIENZA? P. 14
0. 3. ORGOGLIO VICHIANO E PREGIUDIZIO CARTESIANO SULLA STORIA p. 21
0. 4. POPPER E DANTO. LO STORICISMO DIVIENE PROBLEMA (O SOLUZIONE) p. 30
0.5. RINGRAZIAMENTI p. 41

CAPITOLO I. FATTI STORICI p. 43
1. 0. LE TESSERE DI UN MOSAICO p. 43
1. 1. PERCHÉ È (QUASI) INEVITABILE LASCIAR TRACCE p. 49
1. 2. LA RECEIVED VIEW SU FATTI, EVENTI E LA LORO REALTÀ p.57
1. 3. LA DICOTOMIA STATO DI COSE/EVENTO ALLA PROVA DEI FATTI p.66

CAPITOLO II. UN’ONTOLOGIA DI BASE PER LA SCIENZA STORICA
2. 0. QUATTRO PROBLEMI PER LA RECEIVED VIEW p. 75
2. 1. TRE TIPI DI STATI DI COSE E LORO FATTIVITÀ p.77
2. 2. AUTOFATTIVITÀ, ETEROFATTIVITÀ, ILEMORFISMO p. 87
2. 3. BASIC FORMAL ONTOLOGY PER UNA FONDAZIONE DEGLI STATI DI COSE p. 91
2. 4. IL PRINCIPIO DI FATTIVITÀ CONTINGENTE p.98
2. 5.CONCLUSIONI p.101

CAPITOLO III. IL REALISMO IN STORIA: IL PASSATO PRESENTE p. 103
3. 0. REALISMO INFORMAZIONALE E NUOVO REALISMO ONTOLOGICO p.103
3. 1. IL REALISMO STORIOGRAFICO È UN REALISMO DI TAGLIA ECOLOGICA p. 116
3. 2. STORIA COME ICNOSFERA; PER UN’ONTOLOGICA DELLE FONTI p. 124
3. 3. DALL’ECOLOGIA ALL’ICNOLOGIA. LA REALTÀ ECOLOGICA DELLE TRACCE STORICHE p. 130

CAPITOLO IV. TRE TIPI DI STORIA 139
4. 0. STORIA NARRATIVA, OVVERO “IL PRINCIPIO DEI GUAI” 139
4. 1. LIMITI DELLA STORIOGRAFIA NARRATIVA 142
4. 2. LA STORIOGRAFIA FENOMENICA 146
4. 3. LIMITI DELLA STORIOGRAFIA FENOMENICA 151

CAPITOLO V. DALLA STORIOGRAFIA FENOMENICA A QUELLA ONTOLOGICA 163
5. 0. CAUSE ED EVENTI STORICI 163
5. 1. LO SCENARIO DEI MECCANISMI CAUSALI NELLA STORIA 175
5. 2. CONCLUSIONI. LA STORIA COME CATEGORIA ONTOLOGICA 188

CAPITOLO VI. EVENTI STORICI 191
6. 0. IL PROBLEMA DI CARR-POINCARÈ 191
6. 1. UNA RISPOSTA AL PROBLEMA DI CARR-POINCARÉ 193
6. 2. ISOMORFISMI 204
6. 3. LA FORMA-TIPO DI OGNI MECCANISMO CAUSALE STORICO: LA CLESSIDRA 206
6. 4. GRAFI 208
6. 5. LA STORIOGRAFIA ONTOLOGICA E LA FILOSOFIA DEL TEMPO 210
6. 6. CONCLUSIONI: DALLA FENOMENOLOGIA “FOTOGRAFICA” A QUELLA FILMICA DI UNO STATO DI COSE 215
CAPITOLO VII. DAL FATTO AL DOCUMENTO STORICO 221
7. 0. DOCUMENTALITÀ 221
7. 1. LE NATURA SEMIOTICA DI UN FATTO STORICO 223
7. 2. QUALE TEORIA ONTOLOGIA PER I DOCUMENTI STORICI? 228
7. 3. L’INTENZIONALITÀ COLLETTIVA, ALLA PROVA DEI FALSI E DELL’OBLÌO 230
7. 4. PER UNA TASSONOMIA ONTOLOGICA DEI DOCUMENTI STORICI 240
7. 5. CONCETTI DI REVISIONE 245
7. 6. CONCLUSIONI. DAI PRINCIPI DELLA DOCUMENTALITÀ ALL’EPTALOGO DI PEIRCE 254

CAPITOLO VIII. MISERIA DEL REVISIONISMO 257
8. 0. PREAMBOLO. RADICI HEIDEGGERIANE E AMBIGUITÀ DI UN “METODO” 257
8. 1. NOLTE E DE FELICE EURISTICAMENTE REVISIONATI 268
8. 2. INVARIANZE ERMENEUTICHE DEL REVISIONISMO STORIOGRAFICO 278
8. 3. CONCLUSIONI: UNA “NORMALIZZAZIONE” IMPOSSIBILE 289

CAPITOLO IX. SU ALCUNE CONSEGUENZE DEL REALISMO IN STORIA 295 9. 0. METODI INVALSI PER ROVINARE LA STORIA E RACCONTARE STORIE 295 9. 1. NIENTE ESISTE FUORI-CONTESTO. OVVERO TESTA O CROCE? 296 9. 2.
IN PRINCIPIO ERA LA SENSAZIONE: L’EPOCENTRISMO 303 9. 3.
BATTERI, RAZZISTI, GENOCIDI. ANACRONISMI DE RE E DE DICTO 311 9. 4. MECCANISMI CAUSALI DI VARIA ESTENSIONE? 321 9. 5. ESPERIMENTI NATURALI DI STORIA. IL “METODO COMPARATIVO” 330

BIBLIOGRAFIA 339