Dove sei? - Maurizio Ferraris

Dove sei?

Ontologia del telefonino

Maurizio Ferraris

Bompiani

Milano 2006

8845234460

Questo è il primo (e a tutt’oggi l’unico) libro di un filosofo dedicato al telefonino, un mezzo centrale nella vita di tutti, forse anche più del computer. Un mezzo di cui ricorre quest’anno il ventennale, giacché il 7 settembre 1987, nel secolo scorso, ma sembra ormai un secolo fa, venne ratificato un accordo fra tredici paesi europei per la diffusione del sistema GSM (Global System for Mobile Communications), lo standard di telefonia mobile che ha portato alla effettiva mondializzazione del telefonino.
Proprio per questo valore globale, parlare di telefonini non è parlare oggetti qualunque, bensì delineare l’essenza della nostra vita. Se guardi filosoficamente un telefonino, se ti chiedi davvero che cos’è (questo il senso della “ontologia del telefonino”), puoi forse capire chi sei tu, chi siamo noi, e come è fatto il mondo in cui viviamo.
Il libro – come spiega Eco nella introduzione – si divide in due parti. La prima è una godibilissima fenomenologia del come è cambiata la nostra vita dopo il telefonino (dal lavoro al riposo, dai sentimenti ai romanzi e al cinema). La seconda, invece, è una teoria del come si costruiscono gli oggetti sociali, cose come le promesse, le istituzioni, i riti, i soldi, le feste, i matrimoni e i divorzi, insomma, a ben vedere, tutta la felicità e l’infelicità della nostra vita.
Alla base della teoria, una tesi di fondo: non c’è società senza registrazione e senza scrittura, e il telefonino (una macchina per parlare che è diventata una macchina per scrivere, per registrare, per fotografare, per pagare) lo dimostra come meglio non si potrebbe, al punto che oggi è diventato il perno dell’intero mondo sociale, il compagno e il testimone della nostra vita.
Tradotto in molte lingue, dal francese al russo, insignito, nel 2006, del premio filosofico “Castiglioncello”, Dove sei? rientra nel progetto generale della più recente filosofia di Ferraris, quello di una “ontologia dell’attualità”, di una filosofia capace di spiegare il mondo in cui viviamo.
Questo programma si è articolato in libri di grande successo, come Goodbye Kant! (Bompiani 2004), Jackie Derrida (Bollati Boringhieri 2006), Babbo Natale, Gesù Adulto. In cosa crede chi crede? (Bompiani 2006), Sans papier. Ontologia dell’attualità (Castelvecchi 2007), per giungere alla trattazione di quegli specifici oggetti sociali che sono le opere d’arte in La fidanzata automatica, in uscita da Bompiani il 10 ottobre.

Traduzioni

I pareri dei lettori su Internetbookshop:

“Se il titolo lascia sospettare uno scanzonato divertimento, Ferraris trae invece da questo oggetto una serie di riflessioni molto serie.”, Umberto Eco, L’Espresso

“Guardate con più rispetto e, magari, con qualche inquietudine, quell’oggetto di plastica d’una decina di centimetri che tutti portiamo in tasca (…) Maurizio Ferraris ha ‘aperto’ questa macchinetta per anatomizzarla con lo scrupolo del filosofo e raccontarla in un libro dal titolo dritto come una freccia.”, Renato Rizzo, La Stampa

“Perché il cellulare ha assunto un ruolo centrale nella fenomenologia della realtà sociale: non c’è notizia che non lo veda come testimone secondario. Non è un telefono ma una macchina per scrivere e registrare: piccola, resistente e dotata del dono dell’ubiquità.”, Armando Massarenti, Il Sole 24 ore

“Se un paragone può risultare utile a comprendere la tipologia del testo, pur con le inevitabili approssimazioni di similitudini di questo genere, si può dire che forse un progenitore potrebbe essere individuato nel “Diario minimo” di Umberto Eco, e in particolare in quel saggio (“Fenomenologia di Mike Buongiorno), che ha obbiettivamente inaugurato un modo nuovo di concepire e realizzare l’analisi filosofica. Non più soltanto una forma di interrogazione rarefatta e sofisticata intorno ai “massimi problemi”, ma un modo per cercare di capire meglio, e di interpretare più approfonditamente, gli “oggetti”, i personaggi, le situazioni, della vita quotidiana.”, Umberto Curi, Il Piccolo

“In un linguaggio semplice e ricco di notizie curiose, di osservazioni argute, ironia costante e simpatico humour, infine ragionamenti pazienti, filosoficamente soppesati, Ferraris sostiene che la società attuale incrementa sempre più il proprio legame con la scrittura, piuttosto che con l’oralità o l’immagine.”, Francesco Tomatis, L’avvenire

“Ferraris, pur dicendo cose serissime e vere, è riuscito ad operare un vero filtraggio ironico della quotidianità con uno spirito, un ritmo, una concisione e una mimica degna del miglior cabarettista in circolazione in Italia.”, Furio Sollazzi, Mia Pavia

“C’era una volta un importante filosofo che disprezzava il cellulare: ‘troppo stupido’. Poi incontrò un filosofo ancora più importante che non era per niente d’accordo. Primo risultato: la conversione. Secondo risultato: un libro dove si spiega che il portatile ci ha davvero cambiato la vita. E non perché ci serve per telefonare.”, Enrica Brocardo, Vanity Fair

Indice

DOVE SEI?, p. 9
Ringraziamenti, p. 19
1. PERÌ MAIL
1.0. Il telefonino del Faraone, p. 23 –
1.1. Parlare, p. 25 – 1.1.1. “Where-are-you?-mail”, p. 25 – 1.1.2. Mobile Ontology, p. 30 – 1.1.3. Essere e campo, p. 47 – 1.1.4. Teoria dell’oggetto, p. 62 – 1.2. Scrivere, p. 74 – 1.2.1. Telefono, p. 77 – 1.2.2. E-mail, p. 83 – 1.2.3. Telefonino, p. 95 – 1.2.4. Teoria della tecnica, p. 102 – 1.3. Registrare, p. 111 – 1.3.1. Scienze della comunicazione, p.112 – 1.3.2. Scienze della registrazione, p.124 – 1.3.3. Teoria della verità, p. 133 – 1.4. Costruire, p. 152 – 1.4.1. Atti, p. 157 – 1.4.2. Oggetti, p. 166 – 1.4.3. Iscrizioni, p. 168 – 1.4.4. La costruzione della realtà sociale, p. 174
IL DIAVOLO NELLA BOTTIGLIA, p. 175
2. OGGETTI SOCIALI
2.0. Realismo e Testualismo, p. 179 – 2.1. Realismo forte, p. 181 – 2.1.1. La bacchetta e lo scimpanzè, p. 181 – 2.1.2. Realismo: pro e contro, p. 186 – 2.1.3. Il poker di Aristotele, p. 191 – 2.2. Testualismo forte, p. 193 – 2.2.1. La luna di Geertz, p. 193 – 2.2.2. Come far sparire il mondo nel testo, p. 195 – 2.2.3. Morale della favola, p. 200 – 2.2.4. “Nulla esiste al di fuori del testo”. La corretta lettura, p. 202 – 2.3. Realismo debole, p. 205 – 2.3.1. La birra di Searle, p. 205 – 2.3.2. Come fare parole con le cose, p. 209 – 2.3.3. Problemi con l’atto, p. 214 – 2.3.4. Problemi con l’oggetto, p. 225 – 2.3.5. La correzione di Smith, p. 233 – 2.4. Testualismo debole, p. 236 – 2.4.0. Il matrimonio di Derida, p. 236 – 2.4.1. Traccia, p. 242 – 2.4.2. Registrazione, p. 245 – 2.4.3. Iscrizione, p. 247 – 2.4.4. Idioma, p. 260

EPILOGO, p. 269

Riferimenti bibliografici, p. 271

Rassegna stampa

¹ Pubblicato, nella stessa data, anche ne Il Piccolo con il titolo “I dialoghi del telefonino”. L’articolo è stato pubblicato anche sul Gazzettino di Venezia e su Il Mattino di Padova, il 12/09/05.
² Pubblicato, nella stessa data e con lo stesso titolo, anche su Il Giornale di Vicenza e su Bresciaoggi.

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