SN-DICAP Scienza Nuova. DIgital CAPital
Sede e durata
Università di Torino, gennaio 2020 – gennaio 2022
Finanziamento
CRT, Bando Erogazioni Ordinarie 2019
Team
P.I. Maurizio Ferraris
Dipartimenti UNITO
Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione
Dipartimento di Culture, politica e società
Dipartimento di Giurisprudenza
Partner
- APID (Associazione Piccoli Imprenditori Donne) https://www.apid.to.it/IT/HOMEPAGE/default.aspx?lng=IT&cm1=5
- Fondazione EY (Ernst and Young) Italia Onlus https://www.ey.com/it/it/about-us/corporate-responsibility/fondazione-ernst-and-young-italia
- CNH Industrial Spa https://www.cnhindustrial.com/it-it/know_us/who_we_are/Pages/default.aspx
- ONG 2.0 http://www.ong2zero.org
Attività
https://labont.it/events/trasvalutazione/
Descrizione
L’ipotesi teorica del progetto, avanzata dal responsabile scientifico nelle sue opere più recenti (si vedano in particolare: Mobilitazione Totale, Roma-Bari, Laterza, 2015; “Il capitale documediale. Prolegomeni”, in Scienza Nuova. Ontologia della trasformazione digitale, Torino, Rosenberg & Sellier, 2018) è la necessità di una nuova teoria del capitale e del lavoro in rapporto alla centralità assunta dal web. Come il capitale industriale è stato soppiantato dal capitale finanziario, oggi si sta facendo avanti un nuovo capitale, il “capitale documediale”, reso possibile dal web, e costituito da quei dati e documenti che generano profitti all’insaputa (o quasi) di quegli attori—tutti coloro che utilizzano il web—che li generano e li mettono a disposizione. Tale trasformazione ha ricadute importanti sul piano sociale e antropologico. Comprendere questa trasformazione, approfondirla con gli agenti sociali che operano a Torino e con esperti internazionali è l’ambizione di questo progetto.
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Il progetto affronta la richiesta, sociale e culturale, di una comprensione della mutata natura del lavoro e della sua sostenibilità, a seguito della rivoluzione digitale in atto. Si pensi ai big data che vengono prodotti come scarto collaterale di molte operazioni degli utenti che utilizzano il web. Questi dati vengono adoperati dalle multinazionali che ne traggono profitto, senza alcun compenso per chi li produce. La rivoluzione digitale e la cosiddetta “industry 4.0” ad essa legata richiedono di essere comprese così che le istituzioni possano
gestire la sostenibilità e le conseguenze intergenerazionali sul piano etico, giuridico, sociale, culturale, economico in un contesto nel quale la scomparsa della intermediazione nei servizi sta portando a trasformazioni del contesto sociale sempre più difficili da gestire e sempre più soggette a spinte populiste.
Il progetto “Scienza Nuova. DIgital CAPital (SN-DICAP)”, per offrire una comprensione più matura della rivoluzione digitale guarda sia al contesto italiano – con attenzione particolare al territorio piemontese – sia a un caso di studio particolarmente interessante per le sue peculiarità: quello dell’Africa digitale.
FASE 1. Capitale documediale (DFE). La teoria del capitale documediale, che costituisce lo sfondo teorico del progetto, sarà approfondita con particolare attenzione alla transgenerazionalità e alla sostenibilità sociale. La teoria verrà analizzata e testata nelle sue applicazioni socio-antropologiche e giuridiche grazie alla collaborazione tra i tre dipartimenti coinvolti (DFE, Giurisprudenza, CPS), e ne verranno valutate le possibili applicazioni al terzo settore grazie ai partner coinvolti (in particolare, Fondazione EY Italia Onlus, APID).
FASE 2. Nuova società digitale (Dip. Giurisprudenza e DFE). L’obiettivo di questa linea di ricerca sarà l’elaborazione di un nuovo organigramma sociale dell’era digitale. Quest’ultima sarà esaminata tenendo conto della sua ricaduta sull’assetto delle istituzioni politiche e sugli equilibri sociali. Oggetto di indagine sarà la disintermediazione favorita dalle piattaforme, ossia la significativa riduzione delle procedure di mediazione, con particolare riferimento al caso piemontese. La collaborazione già avviata con Fondazione EY Italia Onlus permetterà sia il trasferimento della conoscenza al mondo dell’impresa (dal 2019, i ricercatori hanno già avviato la collaborazione al Master in Digital Innovation organizzato da Fondazione EY Italia Onlus in collaborazione con PoliTo) sia il miglior trasferimento al territorio tramite il tessuto della piccola media impresa con cui Fondazione EY Italia Onlus e Politecnico hanno estesi rapporti. Il rapporto con l’associazione APID – Imprenditorialità Donna e con CNH Industrial, favorirà il trasferimento dei risultati della ricerca nell’ambito dell’imprenditoria femminile. Il rapporto con l’APID favorirà inoltre la sperimentazione di nuovi modelli di organizzazione del lavoro (particolarmente rivolti al mondo femminile) attraverso l’introduzione delle tecnologie digitali. L’obiettivo sarà duplice: da un lato, sviluppare la riconcettualizzazione del lavoro relativamente alle specificità mostrate dalla piccola e media impresa, dall’altro, favorire la riduzione della discriminazione di genere attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
FASE 3. Africa digitale (CPS e Giurisprudenza). Appoggiandosi a programmi di cooperazione attualmente attivi presso l’Università di Torino (tra i quali l’Erasmus Partner Countries Università di Torino, Makerere University di Kampala) si guarderà a un caso specifico di innovazione digitale, le cui dinamiche costituiscono un esempio particolarmente evidente della rivoluzione digitale in atto, e cioè l’Africa. L’Africa del ventunesimo secolo sta infatti sperimentando intensamente la rivoluzione digitale in vari ambiti dell’economia, della società e della cultura, evidenziando caratteristiche del tutto peculiari con ricadute sia sulla struttura sociale sia sul mercato del lavoro. La partecipazione di ONG 2.0 permetterà di focalizzare parte del lavoro sull’importanza delle risorse digitali per i processi di integrazione tra culture diverse e di evidenziare anche gli elementi di criticità del processo di cooperazione internazionale. Inoltre, la collaborazione con ONG 2.0 permetterà di approfondire la relazione tra la trasformazione digitale, la cooperazione internazionale e il mondo del lavoro.